Palazzo Cosentino-Romiti a Isca sullo Ionio (CZ)

Palazzo Cosentino-Romiti: di probabile costruzione della fine del 1700, si sviluppa su tre livelli con ampio terrazzamento su uno dei lati. Caratteristico il portale in pietra scolpita a motivi geometrici e a bugne a punta di diamanti di Scuola Serrese. Nei bassorilievi rettangolari di tipo zoomorfo sono stati scolpiti due leoni.

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Testo estratto dal video del Canale Youtube di Raffaele Cosentino

Ereditato nel ‘900 dal nobile don Giuseppe Romiti. Da questi poi andato alla signora Antonietta Guarna che n’è l’attuale proprietaria. Lo stile architettonico reputo sia quello della seconda metà del ‘700 che riprende motivi ideali e apparato formale dell’architettura classica greca e romana, assimilando gli elementi tradizionali a quelli costruttivi.

Artistica la facciata dello stabile, nella storia dell’architettura, questo stile emerse dopo il tardo Barocco e il Rococò. Anni in cui si favoriva la formazione culturale di nuovi maestri e di tutta la classe aristocratica e dell’alta borghesia. A mio modesto giudizio di studioso, il Palazzo presenta caratteristiche di cambiamento che troveremo anche negli edifici nobiliari dell’Ottocento. Il Palazzo è costituito da tre livelli ed ha una magnifica facciata con cornicioni ed elementi decorativi curvilinei. i balconi del secondo piano sono fatti con lastroni sostenuti da mensole in pietra incuneati nei muri.

Le pregevoli ringhiere sono state lavorate in ferro battuto da abili artigiani locali. Sul lato destro c’è un ampio terrazzo con vista panoramica sul Mare Jonio. Il piano nobile si sviluppa in modo uniforme con ampie finestre. Al piano terra ingresso e finestroni con tipiche inferriate che danno luce a servizi e cantine.

Lo stupendo Portale è stato realizzato, in pietra granitica, da maestri scalpellini locali o di Scuola Serrese. Il Portale ha piedistalli con bugne geometriche regolari a punta di diamanti. Nei bassorilievi rettangolari di tipo zoomorfo sono stati scolpiti due leoni. In simmetria sugli stipiti, in alto ed a centro dell’arcata, lo stemma di Famiglia. In questo caso il leone è uno degli animali più raffigurati e descritti nei blasoni della nobiltà italica: significa maestosità, forza e comando nonché la nobiltà e la saggezza di una certa classe dirigente del tempo. Di solito nei bassorilievi i leoni sono in coppia uno guarda a destra e l’altro a sinistra. Infine la bella porta d’ingresso invero molto Risorgimentale con in alto due finestrelle di sicurezza ed il classico battaglio.

FAMIGLIA COSENTINO – Con il titolo di Baroni a Tropea (Calabria) – Sempre con il titolo di Baroni a Napoli capitale del Regno e delle due Sicilie. Nobili in Italia
Blasone – Di rosso al leone rampante d’oro al centro e tre stelle o teste dello stesso al lato sinistro sempre d’oro caricato da una fascia d’oro a tre rose d’argento
Storia -Nel secolo XV troviamo una famiglia in Trapani, nella quale città un Giacomo tenne la carica di senatore negli anni 1436 – 1437, 1447 – 1448. Non sappiamo se sia appartenuto a detta famiglia quel Salvatore Cosentino che, a 30 luglio 1786, ottenne il titolo di barone di Rondè, titolo che, con D.M. 6 febbraio 1899, venne riconosciuto in persona di Giuseppe Cosentino e Schininà, di Vittorino, di Salvatore.
Motto: OMNIA VINCIT AMOR (L’Amore vince ogni cosa).

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